trekking el chalten

Voglio vivere a El Chaltén

El Chaltén, paradiso dei montanari. El Chaltén, dove ogni giorno scorre uguale, scalfito solo dal volubile meteo patagonico. El Chaltén, dove fermarsi una notte o una vita. Dove svegliarsi presto al mattino e mettersi le scarpe da trekking, dove scarpinare per mezz’ora o per venti chilometri, dove bere l’aperitivo in infradito e scrutare il cielo chiedendosi se l’indomani sarà sereno. Ma soprattutto El Chaltén, dove ammirare sua maestà il Fitz Roy.

fitz roy

Fare trekking ad El Chaltén

Chi arriva ad El Chaltén lo fa per un motivo: camminare. La meraviglia delle Ande, qui, è addolcita da altitudini abbordabili pur mantenendo lo slancio verticale. C’è il Fitz Roy, lui primo tra tutti: scalarlo richiede grande abilità per via del granito compatto che lo costituisce e delle avverse condizioni climatiche con venti spesso fortissimi. Ma ai suoi piedi montagne e ghiacciai, ruscelli e cascate offrono belle opportunità di passeggiate e trekking per chi non è un alpinista provetto.

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Trekking Laguna de los Tres

Il trekking più bello è senza dubbio quello che porta ai piedi del Fitz Roy, in prossimità di un lago di montagna dove il cielo si specchia in un azzurro che più puro non si può. “Los tres” lassù osservano dall’alto del loro granito, vegliano sul ghiacciaio e sulla valle ai loro piedi, intoccabili, a tratti nascosti dalle nuvole, a tratti così netti contro il cielo da sembrare un patchwork. L’atmosfera è quieta, nonostante vi siano parecchie persone. Forse siamo tutti esausti per la fatica o forse siamo ammutoliti per la bellezza, più probabilmente tutte e due le cose.

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Il Sentiero Fitz Roy è lungo (sono ben 20 km tra andata e ritorno) ed inizia con una salita, tanto per darci il benvenuto. Ma noi siamo freschi ed entusiasti e ce la mangiamo in un boccone. Presto arriviamo ad un bel punto panoramico sulla valle del fiume De las Vueltas. Da qui il percorso se ne va semi-pianeggiante per qualcosa come 8 km, attraversando foreste di ñire e zone paludose. L’ultimo chilometro mette a dura prova: 400 m di dislivello, una salita aggressiva, sconnessa, che ci illude di essere arrivati non fosse che il dannato Fitz Roy si allontana un po’ di più a mano a mano che la prospettiva dal basso cambia. Mentre saliamo il maledetto costone pietroso che ci separa dalla vetta, ci giriamo a guardare verso il basso: là sotto abbiamo la valle ai vostri piedi e, con un po’ di fortuna, avvistiamo anche una coppia di condor delle Ande (che probabilmente si chiede se saremo o meno il loro pasto…).

Perché sputare sangue e sudore in questo percorso di 20 chilometri ammazza-polpacci? Beh, perché lassù ci si sente re del mondo.

Trekking Laguna Torre

L’indomabile e indomito meteo patagonico ci ha fatto la cortesia di battezzarci proprio durante questo trekking, rendendo il panorama tutto più o meno uniformemente grigio di pioggia e vento e foschia. Nonostante questo, ci sentiamo di consigliarvi questa escursione: è meno faticosa della precedente, pur essendo similmente lunga (18 km tra andata e ritorno), e permette di raggiungere la Laguna Torre, costellata di iceberg che si staccano dal ghiacciaio Grande (non basatevi sulla nostra fotografia, ma cercate online per vedere come si presenta con il bel tempo).

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Il percorso per raggiungere la meta si snoda fra boschi che sembrano usciti da un film fantasy fino ad arrivare al Rio Torre per poi fiancheggiarne l’impetuoso scorrere fino a raggiungerne la fonte. La nostra escursione lungo questo sentiero sarebbe molto piacevole se non fosse per la pioggia che a tratti e sempre più insistente ci accompagna. Ritorniamo che siamo bagnati come pulcini.

Altri trekking ed altre attività ad El Chaltén

Da El Chaltén partono numerosi altri sentieri escursionistici (che noi non abbiamo percorso per mancanza di tempo). Potete trovare informazioni in loco, presso l’ufficio dei ranger all’ingresso del paese oppure chiedendo consiglio alla struttura dove alloggiate. In alternativa, sul sito di El Chaltén Capital Argentina del Trekking si trovano informazioni sui principali trekking. Le altre attività che si possono fare ad El Chaltén comprendono la pesca, le passeggiate a cavallo, kayak e rafting; le informazioni in merito le trovate anch’esse sul sito sopra indicato oppure sul sito Turismo Chaltén.

I trekking, in generale, sono molto ben segnalati pertanto si possono percorrere in autonomia senza alcuna difficoltà.

Il paese di El Chaltén

Ad El Chaltén si arriva dopo aver costeggiato la sponda settentrionale del lago Viedma lungo una strada circondata dal nulla e spazzata dal vento. Ogni tanto un guanaco si avvicina all’asfalto e ogni tanto un autobus sfreccia via sollevando una nuvola di polvere. In prossimità di El Chaltén la steppa si stringe in una valle raccolta ai piedi del Cerro Torre e del Cerro Fitz Roy. Sole e nuvole fanno a gara nel cielo.

el chaltén

El Chaltén è un villaggio di case in legno che sembrano sparse in giro come una manciata al vento. Non che siano così disordinate in fin dei conti. In paese c’è tutto quello che può servire: ostelli e locande, ristoranti e bar, negozi di souvenir e alimentari, agenzie di escursionismo, perfino una SPA, due sportelli bancomat, l’ufficio postale e un piccolo ospedale.

Perché El Chaltén ci è rimasto nel cuore? Beh, è un luogo semplice, dove ci si ritrova spalla a spalla con completi sconosciuti a bere birra e ascoltare racconti di escursioni tutti simili tra loro. In estate il giorno arriva a durare oltre 17 ore e ogni minuto registra una condizione meteorologica diversa dal minuto prima e da quello dopo. Ci sono persone di tutti i tipi, di tutte le età, gente in abbigliamento tecnico ed infradito e altri con il berretto di lana e le maniche corte. Tutti sono gioviali, con il viso arrossato dal sole e dal vento, ebbri di quel benessere che hai dopo aver faticato all’aria aperta.

El Chaltén sembra un posto di frontiera, anche se ormai non lo è più. Forse per questo Leo ha dichiarato che sì, qui ci verrebbe a vivere.

Dove mangiare a El Chaltén

Il pranzo è quasi sempre un pranzo al sacco visto che qui ad El Chaltén si viene principalmente per godersi il trekking. Quasi tutti gli alloggi e moltissimi locali preparando il lunch-box per gli escursionisti; in genere prevede un panino a scelta, un frutto, una o due barrette energetiche ai cereali e frutta secca, un dolcetto e acqua minerale. Sappiate che l’acqua che si incontra durante i trekking è potabile: munitevi quindi di borraccia e riempitela dell’acqua pura che arriva dai ghiacciai.

Per la cena, ci sono tantissime opzioni, compreso un ristorante di pasta fresca ospitato in una casa di marzapane (il nome è tutto un programma: Maffia), una cioccolateria e addirittura un ristorante vegano. Noi abbiamo provato:

  • Ahonikenk Fonda Patagónica: un piccolo locale un po’ folkloristico dove servono porzioni generose di cibo tipicamente argentino, come la milanesa taglia brontosauro.
  • La Taperia: ci è stato indicato come il miglior ristorante della città. Il cibo è buono e il vino sincero, ma probabilmente la maggior attrazione di questo locale è il suo proprietario: un tizio eccentrico e un po’ confusionario che vi approva se scegliete di mangiare il suo lomo.
  • il ristorante di Hosteria Senderos: piccolo e semplice, il ristorante del nostro hotel propone piatti argentini e una discreta scelta di vini. Oltretutto, ha avuto anche l’indiscusso vantaggio di essere ad una scalinata di distanza dalla nostra stanza – preziosa caratteristica dopo 18 km sferzati da pioggia e vento patagonici.

Dove farsi una bevuta a El Chaltén

I locali per bersi una birra o per scaldarsi con un buon the caldo abbondano. C’è anche una vineria che vanta oltre 200 etichette di piccoli e medi produttori provenienti da varie zone vitivinicole argentine. Noi abbiamo provato:

  • La Zorra Taproom: la Zorra, decantato come il miglior birrificio di Patagonia, ha aperto qui a El Chaltén una birreria dove ci siamo fermati a festeggiare la conclusione del Senda Fitz Roy. La birra, prodotta a El Calafate, è interessante pur non essendo eccezionale.
  • Bourbon Smokehouse: è un locale in stile un po’ industriale con un piccolo balcone irrorato dal sole di montagna. Durante l’happy hour avrete due drink al prezzo di uno. Dobbiamo dire altro?

Dove dormire a El Chaltén

El Chaltén offre alloggi per tutti i gusti e per tutte le tasche: hotel, locande, ostelli, campeggi. Chi lo desidera, inoltre, può campeggiare nelle aree dedicate lungo i sentieri escursionistici per godere dell’alba vista Fitz Roy o vista Cerro Torre.

Noi abbiamo alloggiato presso Hosteria Senderos, una locanda di montagna molto accogliente, con stanze confortevoli e un bel camino caldo all’ingresso; il personale è gentile e disponibile. Unica pecca, la connessione wifi molto lenta. La nostra stanza però si affacciava proprio sul Fitz Roy, e allora a chi serve internet con uno spettacolo così?!?

Il video di El Chaltén e dei suoi trekking dal nostro canale You Tube


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12 commenti su “Voglio vivere a El Chaltén

  1. Purtroppo con i problemi di salute che ho credo che questi trekking siano davvero troppo impegnativi per me ma…Quanto mi piacerebbe vedere il Fitz Roy! Ci sono sentieri e trekking un pochino più soft? Avete esperienze in merito?

  2. Wow! Che grandi che siete stati a fare trekking a El Chalten! Io le cime del Fitz Roy non sono proprio riuscita a vederle, c’era sempre quel cappello idi nuvole.. e anche la passeggiata breve al ghiacciaio non l’abbiamo fatta causa vento e freddo però la Patagonia mi resta nel cuore, è stato il viaggio della vita

  3. In questo momento di emergenza…leggo il vostro articolo, guardo le immagini di posti bellissimi e mi dico che siamo fortunati a vivere in un posto così bello che si chiama Terra! I miei viaggi sono per lo più in Italia o in Europa non mi sono mai spinta così oltre e mi fa piacere leggere i vostri articoli di posti lontani. Spero prima poi di organizzare anche io un viaggio del genere!

  4. Mi hai fatto venire una voglia immensa di trekking con questo post! Faccio tesoro di tutte le informazioni, che percorsi del genere non me li faccio scappare.

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