C’è una meraviglia in Argentina ed è il Perito Moreno. Una lingua di ghiaccio lunga 30 chilometri che scivola dalle Ande verso la città di El Calafate in Patagonia. Ma per chi ci si avvicina via terra (anzi via lago, che l’unica maniera per raggiungerlo è navigando il Lago Argentino), è una muraglia azzurra che ruggisce e avanza, che si spezza e si scioglie. E che incanta.

I ghiacciai della Patagonia
La Patagonia è una terra incredibile. Ci sono tre colori, ma coniugati in tutte le loro sfumature: il marrone della terra e della montagna (e dei guanachi), il blu del cielo e dell’acqua, il bianco del ghiaccio e delle nuvole. È una terra dove l’orizzonte è sempre un po’ più in là, dove il cielo parla e l’acqua dorme.
Qui, tra Argentina e Cile, dorme la terza massa di ghiaccio più grande del mondo: è il Campo de Hielo Sur, un sistema di ghiacciai che si estende per una superficie di 12500 kmq… Riuscite ad immaginare un’estensione del genere? Noi a fatica, ma la NASA ci aiuta. Le uniche calotte di ghiaccio più estese di questa sono l’Antartide e la Groenlandia.


In questa colata gelata, il Perito Moreno non è il ghiacciaio più grande (è solo al quinto posto, con i suoi “miseri” 250 kmq, ben lontani dai 1265 kmq del ghiacciaio Pio XI) ma è senza dubbio il più famoso. Buona parte della sua fama la deve al fatto che è facilmente accessibile. Si trova a circa un’ora di distanza dalla cittadina di El Calafate e sono state costruite delle passerelle proprio di fronte al ghiacciaio, in modo che chiunque possa avvicinarsi ad osservarlo con semplicità. Inoltre è possibile navigare sul Lago Argentino e osservare il fronte ghiacciato da ogni angolazione.
Ma c’è anche un altro modo decisamente più avventuroso per scoprire il Perito Moreno, ed è quello che abbiamo scelto noi: una giornata di trekking con i ramponi sopra il ghiacciaio Perito Moreno.
Trekking sul Perito Moreno
La “Big Ice” experience. Impossibile resistere, con un nome del genere. E poi, chissà se mai ci ritorneremo sul Perito Moreno. E allora bando alle ciance e ai 15000 pesos del costo (circa 200 euro a testa): noi si va sul ghiacciaio, con gli elmetti e i ramponi e tutto il resto.
L’escursione inizia con un breve tragitto in barca attraverso il lago Argentino, fino a sbarcare accanto alla propaggine del Perito Moreno. A terra, ci muniscono di uno snack, ramponi, imbracatura ed elmetto protettivo e partiamo per una camminata in salita sulla montagna costeggiando il ghiacciaio. Dopo di che, indossiamo i ramponi e saliamo sul ghiacciaio: i primi passi sul ghiaccio sono incerti. Ci dividono in gruppetti di 10 persone, ogni gruppo accompagnato da due guide. E qui inizia l’avventura.
La guida apre la pista, cercando un percorso sicuro sul ghiaccio. Non c’è una strada, c’è solo l’esperienza della guida che sceglie dove passare, che saggia lo spessore e la stabilità del ghiaccio. Saliamo e scendiamo lungo le creste di ghiaccio, presto i ramponi diventano i nostri migliori alleati. Il ghiaccio è lucente, bianco e soprattutto azzurro; un po’ ovunque si apre in caverne più o meno grandi, in crepacci gorgoglianti di acqua, in laghetti poco profondi e trasparenti. Ci chiniamo a bere con le mani l’acqua più pura del Pianeta.












Camminiamo là su quella distesa bianca, avvolti dall’azzurro del cielo, immersi nel nulla e nel tutto. La sensazione è molto differente da quella provata alle Svalbard, dove la distesa di ghiaccio era rischiarata dai colori acquerello del sole nascente e dove la meraviglia per lo spettacolo della natura era totalizzante e lasciava l’anima senza parole. Qui, sul ghiacciaio Perito Moreno (come ci piace scriverlo!), le sensazioni sono più dense per così dire. Il sole che ci scalda si sente forte e chiaro, il rumore del ghiaccio sotto i ramponi pure. Il ghiacciaio è vivo, è un mostro sopito che potrebbe fagocitarci in un istante se mettessimo il piede nel posto sbagliato. Qui, sul Perito Moreno, anima e corpo vorrebbero strillare: siamo qui!!!!! Qui in questo bianco a perdita d’occhio, qui dove ci sentiamo degli esploratori, qui dove ci verrebbe voglia di andare e camminare verso il bianco fino allo sfinimento, fino ad arrivare a dove questo ghiaccio nasce. Sul Perito Moreno la meraviglia è chiassosa, strilla dentro ed esplode in una bolla di energia.




A furia di camminare, arriviamo ad un laghetto di un azzurro intenso e pallido, e ci fermiamo per il pranzo al sacco. Scopriamo con grande stupore che nel ghiaccio vive un insetto: l’andiperla willinki è l’unica forma vivente permanente sul ghiaccio. È un affarino nero lungo un centimetro e mezzo che si ciba dei batteri che il vento trasporta sul ghiaccio e che si merita tutta la nostra ammirazione per la sua intraprendenza e le sue velleità isolazioniste. Dopo una delle migliori pause pranzo della nostra vita, ci rimettiamo in marcia.




El Calafate
El Calafate è l’ombelico della Patagonia Argentina, per così dire. Facilmente potreste atterrare qui e senza dubbio vi ci fermerete almeno un paio di notti. È una città semplice, con una strada principale attorno a cui si susseguono negozi (soprattutto di abbigliamento sportivo, attrezzatura da trekking e souvenir), ristoranti e agenzie turistiche. L’atmosfera in città è piacevole e rilassata, soprattutto nelle ore centrali della giornata quando gli escursionisti sono in giro. Verso sera, il traffico (pedonale e automobilistico) aumenta ma la città resta gradevole per una passeggiata (se i vostri muscoli ne avranno ancora la forza).
A El Calafate non c’è moltissimo da fare, oltre al Parco Nazionale Los Glaciares e al Perito Moreno. In città, c’è una piccola riserva paludosa, la riserva Laguna Nimez, dove è possibile fare birdwatching; noi, però, siamo stati un po’ delusi da questo posto perché alla fin fine abbiamo avvistato pochi animali. Forse siamo solo stati sfortunati perché avevamo letto di fenicotteri e tanti altri uccelli.








In ogni caso, El Calafate è una tappa imperdibile: chi potrebbe perdonarsi di essere arrivato fino in Patagonia e non vedere il Perito Moreno? A breve distanza da El Calafate, ci sono escursioni imperdibili con partenza da El Chaltén, altra cosa irrinunciabile se arriverete fino a qui.
Info pratiche
Dove mangiare a El Calafate
Vi citiamo un solo ristorante che, tra l’altro, è uno dei migliori che abbiamo trovato durante tutto il nostro viaggio. Si chiama Pura Vida e, anche se il nome di argentino ha poco la cucina lo è di certo. Abbiamo mangiato due piatti tipici: ravioles de cordero (no, non siamo ammattiti: in Argentina la pasta ripiena e fatta in casa è diventata ormai un piatto tipico) e cazuela de cordero (uno stufato di agnello), entrambi squisiti!




Agenzie per escursioni
A El Calafate troverete ad ogni angolo agenzie che propongono escursioni di vario tipo, durata, difficoltà ecc. L’agenzia a cui ci siamo riferiti noi è la Hielo y Aventura; le guide che abbiamo avuto erano competenti e simpatiche e ci sentiamo di consigliarveli. Abbiamo prenotato nella loro agenzia di El Calafate qualche giorno prima dell’escursione, ma è possibile anche prenotare online. È consigliabile prenotare in anticipo perché può capitare che i posti per l’escursione si esauriscano in periodi di alta stagione. La stessa compagnia propone anche un “minitrekking” sul ghiacciaio: si tratta di una camminata breve su un percorso prestabilito e “battuto” da centinaia di altri visitatori prima di voi… è un’opzione più economica, ma la nostra opinione è che non ne valga la pena né la spesa.
Il video della nostra esperienza sul Perito Moreno
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Questo è davvero uno dei miei sogni più grandi. Gli anni passano e spero di riuscire ad arrancare su quelle montagne. Viaggio meraviglioso!
con un po’ di allenamento e un passo lento ma costante ce la si fa ?
Visitare o scalare un ghiacciaio è proprio una di quelle esperienze da bucket list! La tua sembra proprio una vacanza memorabile!
Lo è stata ?
Sono stata tanto indecisa se fare o meno l’escursione sul Perito Moreno con i ramponi! Alla fine la paura e la prudenza hanno avuto il sopravvento e me lo sono ammirato, guardato e ascoltato dalle passerelle. Non credo sia un’esperienza paragonabile alla vostra ma ad un certo punto mi sono commossa da tanta bellezza! Per quanto riguarda la laguna Nimez invece sono stata più fortunata perchè ho visto tantissimi uccelli e il volo al tramonto di un gruppo di fenicotteri che mi ha incantato
La tua esperienza a Laguna Nimez è stato uno dei motivi che ci hanno spinto ad andarci, scegliendo di dedicare le nostre ultime ore a El Calafate a questa riserva anziché andare sulle passerelle. Purtroppo non abbiamo avuto la tua fortuna e ci siamo un pochino pentiti della nostra scelta, ma si sa che l’avvistamento degli animali è questione di fortuna ?
Patagonia, Argentina, Perù sono il sogno di Ale (il mio compagno) io devo dire che di questa zona sogno proprio il Perito Moreno! Dev essere immenso!
è una distesa di ghiaccio a perdita d’occhio, è davvero impressionante!
Che meraviglia! Ho guardato il vostro video addirittura due volte.
Ps. Non sapevo ci fosse anche il bidet in Argentina. 😉
Sììì! In Argentina hanno i bidet che spruzzano dal centro ? Grazie per aver guardato il nostro video addirittura due volte, ci rendi molto molto felici!
Il Perito Moreno è uno dei miei sogni proibiti. Speriamo di riuscire a realizzarlo, intanto grazie di aver condiviso la vostra esperienza <3
Grazie a te!
È un’esperienza unica e sicuramente dopo averla vissuta non la di dimentica. Sono quei luoghi da vedere una volta nella vita, diventano un bagaglio di esperienza
è proprio così
Quel ghiacciaio è proprio uno dei miei sogni targati Sud America: quest’anno doveva essere il momento giusto per andare in Cile ma, ovviamente, ora non lo è più. L’idea era proprio quello di viaggiare verso la Patagonia Argentina. Torneranno tempi migliori.
Torneranno e noi saremo pronti!
Amo la neve e i trekking, ma non ho fai fatto un trekking sulla neve, mi piacerebbe provare!
La Patagonia deve essere una località davvero affascinante da vivere, la sto osservando da un po’ e ammetto che mi incuriosisce molto.
è un posto incredibile, a noi è piaciuto tantissimo
Ammetto che non sono mai stata una grande fan dei paesi freddi, diciamo che il freddo è proprio contro la mia natura, ma con queste foto e questi panorami mi stai facendo quasi cambiare idea!
Siamo felici di averti (quasi) conquistato
Non amo la neve, e per me è davvero un grande sacrificio passare delle giornate al freddo su piste o sentieri innevati. Ma credo che in Patagonia farei volentieri uno strappo. Sembra davvero un luogo da dover assolutamente vedere almeno una volta nella vita!
La Patagonia merita! Vai in estate (nostro inverno) così a parte i ghiacciai non dovresti trovi neve o ghiaccio ?