Oggi vi raccontiamo di un weekend trascorso lontano da tutti nella neve della Valle Maira, noi due soli in mezzo a tutto quel bianco. Sembra una vita fa, ma noi ve lo raccontiamo lo stesso. Perché a noi la solitudine della montagna e della natura è piaciuta sempre, ben prima del coronavirus. Perché presto tutto questo passerà e la Valle Maira sarà ancora là fuori, magari senza neve ma con tanti bei sentieri da esplorare. Noi ci crediamo e continuiamo a viaggiare, anche se per ora viaggiamo di ricordi.

Disclaimer
Non fraintendeteci: non vogliamo istigare nessuno ad andarsene in montagna ORA. Vogliamo dirvi che la montagna è e sarà là, tra due mesi, tre mesi, sei mesi. Vogliamo dirvi che questa reclusione forzata deve insegnarci ad apprezzare quel che c’è là fuori. Vogliamo istigarvi, questo sì, ad imprimervi nella memoria a lungo termine la sensazione di irrequietezza e disagio dello stare chiusi tra quattro mura. Ricordiamoci tutti di quanto stiamo desiderando una gita in montagna, una passeggiata al lago, un’ora all’aria aperta. Ricordiamocelo quando ci peserà fare la differenziata o abbassare di un paio di gradi il riscaldamento. Ricordiamoci di come è calato l’inquinamento riducendo al minimo gli spostamenti, delle anatre indisturbate nella fontana della Barcaccia in piazza di Spagna, dei canali cristallini a Venezia, dei delfini nel porto di Cagliari: questo sarebbe il mondo se tutti fossimo più responsabili verso l’ambiente. Si può fare, e allora facciamolo! Perché domani saremo liberi da questa reclusione e saremo grati che la natura sia ancora lì. Dipende da noi.
La Valle Maira
La Valle Maira si trova in Piemonte e ci piace perché è frequentata soprattutto da amanti della montagna e perché non si incontrano troppi “merenderos” (ovvero quelli che aprono tavolino e sdraio nella prima piazzola bordo strada che incontrano). La Valle Maira ci piace perché la natura qui ha avuto la meglio, è ancora fitta e superba, non si è lasciata addomesticare. Lungo i sentieri e nei boschi regna la tranquillità, soprattutto in Alta Valle, dove la montagna domina su tutto il resto.
La Valle Maira offre percorsi per escursionisti di ogni esperienza: brevi sentieri pianeggianti adatti alle famiglie, circuiti ad anello con cui irrobustire i polpacci e ben 24 vette oltre i 3000 m. Il mutare delle stagioni ne muta il carattere ma ne lascia invariato il fascino.
Il vallone del Preit, in inverno
Arriviamo alla borgata Preit di Canosio in un pomeriggio invernale, con i raggi solari che si sono ormai ripiegati dietro la montagna. La borgata ci accoglie immersa nella neve: le case per lo più chiuse, le finestre sprangate, qualche decoro natalizio è ancora rimasto su qualche porta, probabilmente dimenticato.


Alloggiamo al rifugio Lou Lindal, proprio all’ingresso della borgata. Aurelio ci accoglie con quel mix di gentilezza e riserbo che è tipico della gente di montagna. Caterina è ai fornelli e per cena ci prepara uno stinco morbido e succoso.

Di notte usciamo sotto i raggi della luna piena, ci allontaniamo un po’ dalle case e scattiamo qualche foto del cielo notturno. L’indomani, racchette da neve ai piedi, ci facciamo consigliare un’escursione e ci mettiamo in cammino.

Con le ciastre verso il colle Soleglio Bue
La neve è fresca ed intonsa davanti a noi. Dall’ultima nevicata, giorni prima, nessuno ha percorso questo sentiero. La salita è subito ripida e con la neve così morbida si affonda di una bella spanna nonostante le ciastre. In breve siamo accaldati e iniziamo a faticare un po’, ci fermiamo ogni tanto per riprendere fiato e allentare i muscoli. Saliamo in mezzo al bosco, attraversiamo un ruscello e risaliamo alcuni tornanti. Il sole splende nel cielo, la neve brilla dei suoi riflessi e il cielo corona tutto di azzurro, due o tre sbuffi bianchi di nuvole restano immobili appesi nel cielo. Arriviamo ad un ampio prato, che ora è una grande distesa di bianco che si staglia sul panorama dei monti più indietro. Sulla neve restano le nostre impronte, unico segno del nostro passaggio. Arriviamo alla baita estiva di un pastore: lì ci fermiamo a goderci il paesaggio, la neve, la montagna, il silenzio, la solitudine. Se avessimo più tempo potremmo salire fino al colle Solelio Bue, ma invece preferiamo restare nella neve a far nulla, intenti solo ad esserci. Scendiamo a valle, le guance arrossate dal freddo e dall’attività fisica, come quando da bambini si tornava a casa correndo anche se mamma si era raccomandata di “non farti sudare”.

Il video della Valle Maira in inverno
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Sono stata attirata dal titolo, sono una fan di Ligabue e neanche a dirlo ho letto questo libro. Io sono un’amante del mare più che della montagna, ma di inverno la neve crea un’atmosfera magica. Quanto mi piacerebbe fare una ciaspolata ora ?
Sì, la neve è sempre quel tocco speciale che crea un’atmosfera unica: noi la adoriamo!
Ecco una zona che ancora mi manca e che, da amante della montagna, vorrei assolutamente vivere! Splendida la borgata Preit di Canosio, e mi sono già infatuata del rifugio Lou Lindal 🙂 Non vedo davvero l’ora di poter ritornare in mezzo ai monti!
Valentina, per gli amanti della montagna il Piemonte ha un sacco di sorprese e percorsi escursionistici meravigliosi! Vieni a trovarci quando il coronavirus se ne sarà andato
La montagna ci aspetterà. E io non vedo l’ora di tornare a respirare l’aria di neve. Una ciaspolata al sole, tra i pini e la neve ci starebbe proprio!
“La montagna ci aspetterà”. Sì, che bello Paola!
Dev’essere una bellissima esperienza passeggiare con le ciaspole! A me non è ancora mai capitato di indossarle perché non sono mai capitata a fare escursioni in montagna con la neve, però in effetti è un’esperienza che mi attrae!
Per noi è stata la prima volta e, anche se è stato più faticoso di quanto avremmo immaginato, ci siamo divertiti molto!
Grazie per avermi fatto respirare per un po’ quell’aria frizzante delle nostre montagne! Speriamo di riuscire a vederle, magari ancora di questa primavera. Per il momento mi accontento di vedere il Monviso dalla finestra al mattino, ma è pur sempre meglio di niente.
I “merenderos”: mi fa morire! Immagina la famiglia mamma papà bambini nonni e zii che parte una domenica di luglio da Cuneo per arrivare fino a Vinadio sulla piazza dei forti, “esce” il tavolo pieghevole dal cofano e apparecchia tra i fumi di scarico per poi svenire all’ombra su un plaid pieno di tarme ?
Il risveglio con il Monviso è meraviglioso! Da noi dà il meglio di sè al tramonto e ci piace restare lì a guardarlo la sera. Siamo fortunati, tu e noi, ad avere un panorama così ❤️