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Val d’Orcia, paradiso in terra

Se ci siete già stati, lo sapete: la Val d’Orcia è un luogo incredibile di paesaggi e silhouette, di borghi e contrasti, di colline e campi di grano. Un weekend in Val d’Orcia, in Toscana, è come trascorrere un weekend in paradiso: la luce fa risplendere di riflessi d’oro il grano che cresce, il cielo è azzurro a perdita d’occhio, interrotto solo dai cipressi, alti ed eleganti, appena un po’ spettinati dal vento. I borghi toscani sono graziosi, assolati e silenziosi, ovunque invasi da gelsomini, capperi e glicini; gli anziani che chiacchierano sulle panchine sono gli stessi di cent’anni fa, o almeno così sembra. Le giornate si concludono con un calice di vino rosso in mano e cento tramonti, tutti incredibili.

val d'orcia

Itinerario in Val d’Orcia

L’itinerario che vi proponiamo è ovviamente solo un suggerimento ed è personalizzabile anche e soprattutto in base alla zona dove sceglierete di alloggiare. Noi, in effetti, non l’abbiamo seguito alla lettera, ma ve lo proponiamo perché racchiude tutte le tappe più significative della zona. Sotto la mappa, vi raccontiamo cosa vedere in Val d’Orcia seguendo l’ordine, del tutto arbitrario, della nostra preferenza.

San Quirico d’Orcia

Quando si pensa alla Val d’Orcia, la prima immagine che viene in mente quasi sicuramente si trova qui, a San Quirico d’Orcia. Il borgo non è uno dei più vivi o caratteristici, tuttavia i dintorni di San Quirico regalano scorci assolutamente meravigliosi. La famosa Cappella della Madonna di Vitaleta si trova a breve distanza dalla cittadina di San Quirico ed è una delle tappe “must”: andateci al mattino presto, come abbiamo fatto noi, un po’ per evitare il caldo, ma soprattutto per evitare di incontrare troppe altre persone.

Anche un altro paesaggio iconico della Val d’Orcia si trova vicino a San Quirico: il boschetto di cipressi. Di boschetti, per la verità, ce ne sono due: uno è un ordinato cerchio di cipressi in punta ad una collinetta e l’altro, più disordinato, di trova poco più in basso. Da lì, basterà guardarvi attorno per scegliere il punto più scenografico per portarvi a casa uno scatto indimenticabile.

A San Quirico, infine, ci sono gli Horti Leonini: si tratta di giardini all’italiana costruiti nel XVI secolo. Pare siano molto belli, ma pare anche (da quel che ci ha detto una anziana signora che passava di lì) che siano chiusi da almeno un anno e che non si sappia con precisione quando e se verranno riaperti. Ci siamo consolati con una passeggiata nelle stradine e con la Collegiata in stile romanico.

Abbazia sant’Antimo

Questa abbazia adagiata in un avvallamento tra le colline ci è piaciuta per l’atmosfera sospesa che vi regna, per la sensazione di pace e misticismo delle navate e per il piccolo giardino di ulivi alle sue spalle. Ci siamo arrivati poco dopo l’ora di pranzo, con un sole feroce a picchiare sulle nostre teste, cosa che forse ha accentuato la sensazione di accoglienza che abbiamo avuto appena entrati nell’abbazia. Annessa all’abbazia vi è la farmacia monastica, dove acquistare miele, confetture, tisane, birra, amari e prodotti per la cura del corpo prodotti con le erbe officinali. Infine, nell’abbazia si tengono spesso concerti di canto gregoriano.

abbazia sant'antimo

Pienza

Il borgo di Pienza lo abbiamo visitato di sera, passeggiando pigramente tra i vicoli in attesa di cenare e godendoci uno dei migliori aperitivi di sempre lungo le mura affacciate sul tramonto. Il borgo non ha edifici di particolare rilievo da visitare, ma ha un’atmosfera piacevole, con le botteghe dove assaggiare il pecorino e la passeggiata sulle mura con il bellissimo panorama delle colline tutt’intorno.

Bagno Vignoni

Questo borgo ha una personalità davvero particolare rispetto agli altri borghi della Val d’Orcia: la sua piazza principale è in realtà una vasca di acqua termale costruita nel rinascimento. Le fonti termali di Bagno Vignoni erano usate già ai tempi di Etruschi e Romani ed ancora oggi sono frequentate per i benefici delle loro acque. Oltre agli stabilimenti termali, è possibile accedere al Parco dei Mulini, dove si può accedere gratuitamente alle vasche di acqua calda.

bagno vignoni val d'orcia

Monticchiello

Questo borgo è minuscolo ed arroccato sulla cima di una collina; i capperi crescono e fioriscono sui muri, gli ulivi spuntano dalle recinzioni, gli anziani chiacchierano seduti all’ombra degli alberi nella piazzetta del paese, i gatti oziano sui gradini d’ingresso di casa e i gelsomini spandono il loro profumo sopra ogni cosa. Meraviglioso.

Montepulciano

Il borgo è abbastanza carino, in particolare per la sua piazza centrale, ma il richiamo maggiore sono le sue cantine. Noi abbiamo visitato le cantine Contucci, fondate oltre un millennio fa (e uniche aperte quando siamo arrivato in paese). Oltre ad una breve passeggiata nelle cantine, è possibile degustare i vini da loro prodotti (e naturalmente assaggiarli). L’altra cantina storica di Montepulciano è la Cantina De’ Ricci, che però era chiusa al momento della nostra visita.

Due sono i vini prodotti qui: il Rosso di Montepulciano, un vino di “facile” bevuta, adatto ad accompagnare il pasto quotidiano, e il Vino Nobile di Montepulciano, più complesso e strutturato, adatto ad accompagnare i saporiti formaggi della regione. Ci raccomandiamo di non fare confusione tra il vino nobile di Montepulciano, prodotto qui in Toscana nel comune di Montepulciano da uva Sangiovese, e il Montepulciano d’Abruzzo, una DOC prodotta da uve Montepulciano in Abruzzo.

Montalcino

Anche Montalcino deve la sua fama al vini che vi si producono, per quanto anche qui il borgo con il campanile che si staglia contro il cielo sia assolutamente gradevole. Il vino più famoso è sicuramente il Brunello di Montalcino, scuro, corposo, 100% sangiovese, intenso e adatto all’invecchiamento; ma ci è piaciuto anche il Rosso di Montalcino, più giovane ma comunque persistente e interessante al palato. Non abbiamo visitato cantine o produttori, ma ci siamo concessi una degustazione in una delle enoteche della città.

Rocca d’Orcia

Questa località, frazione di Castiglione d’Orcia, non offre molto di più che una meravigliosa vista dall’alto della fortezza: da lassù, però, si domina l’intera Val d’Orcia!

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Abbadia San Salvatore

Abbadia San Salvatore per noi è stata un pochino deludente: un po’ fuori mano, si può raggiungere percorrendo delle stradine di semi-montagna immerse nei boschi abbastanza panoramiche. L’abbazia di per sé non ha molto da offrire se non una graziosa cripta con 32 colonne tutte diverse tra loro.

Radicofani

La lasciamo per ultima non perché non ci sia piaciuta, ma perché alla fine non ci siamo andati perché la Fortezza quel giorno era chiusa e abbiamo deciso di andare a fare un aperitivo super-panoramico a Pienza. Tuttavia, Radicofani sembra un vero gioiello… sarà un ottimo motivo per tornare in Val d’Orcia!

Cosa ci è piaciuto della Val d’Orcia

Abbiamo amato la morbidezza delle colline, così piene di colore e di contrasti, lo svettare elegante e solitario dei cipressi, l’ordine dei loro fusti tutti in riga lungo le strade. Abbiamo amato il colore dorato del grano che china il capo quando lo sfiori con la mano e i muri asciutti dei borghi. La Val d’Orcia ci ha colpito per la placidità d’animo con cui accoglie ed accompagna, per i profumi intensi del vino e dei fiori, per il calore a volte un po’ buzzurro della gente, per il cielo tanto azzurro che avrebbe potuto colorarlo un bimbo con il pennarello. Non è stato che un assaggio, ma ne siamo felici perché avremo una buona scusa per tornare e gustarci il resto.

Il nostro video della Val d’Orcia

Info pratiche

Dove mangiare/bere in Val d’Orcia

Per un aperitivo con cocktail e panorama indimenticabili, andare da Idyllium a Pienza, lungo le mura: i sapori dei cocktail sono ispirati alle erbe spontanee della zona e, se volete, accompagnati da tapas gourmet. Scegliete bene l’orario del vostro aperitivo, perché il top è quando il sole cala tra i cipressi e vi inonda di tutti i riflessi del viola e dell’arancione.

Per una cena altrettanto gourmet, vi consigliamo La Bandita Townhouse Caffè. Perché andare in un ristorante dove lo staff è americano proprio mentre siamo in Toscana? Beh, la risposta breve è: lasciate parlare i piatti. Quella lunga è che John Voigtmann, stufo della sua vita in giro per il mondo a seguire le rockstar, decise di venire qui, in Toscana, ed aprire un posto che fosse slow, che fosse qui ed ora. I piatti sono gonfi di sapori semplici e aromatici, e sì, nel menù c’è anche l’hamburger gourmet (che ormai spopola ovunque), ma assieme ai delicati tagliolini con pecorino e limone oppure alla tartare di chianina e ad una buona carta dei vini. La cucina a vista e un tocco in più che non abbiamo affatto disdegnato.

Dove dormire in Val d’Orcia

L’offerta in zona è vastissima e i prezzi non esattamente concorrenziali. Noi alla fine abbiamo deciso di alloggiare in un albergo diffuso nel borgo di San Quirico d’Orcia, il Palazzo del Capitano. Ci siamo trovati bene: l’atmosfera nel centro del borgo è molto tranquilla, le camere cono pulite e ben allestite e il rooftop bar dell’edificio principale dell’hotel è una vera oasi dove riposare dopo una giornata a visitare i dintorni.


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Disclaimer: l’articolo è basato sulla nostra esperienza e riflette le nostre oneste opinioni; nessun tipo di collaborazione o compenso ci è stato corrisposto.

2 commenti su “Val d’Orcia, paradiso in terra

  1. Non posso che confermare le tue sensazioni: ci sono stata tante volte ma ad ogni visita la meraviglia si rinnova. Di questi luoghi mi manca proprio la Cappella della Madonna di Vitaleta e non vedo l’ora di tornarci.
    Ti confermo che il giardino all’italiana di San Quirico è piccolo ma pieno di fascino!

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