Lanzarote è un’isola delle Canarie, brulla e fiera, che fa innamorare a prima vista. Sarà per quel nero nero lavico punteggiato dal verde della vite o per il mare cangiante tra il blu oltremare e l’azzurro acquamarina. Sarà per le casette così bianche da bruciare l’iride quando le colpisce il sole. Sarà per una cosa sola o per tutte, fatto sta che a Lanzarote bisogna andare e poi si vuole tornare.
Di vento, di mare, di terra
L’aria ha un profumo salino e tiepido. C’è vento, tanto vento, che non ti lascia mai solo. Il sole frolla la terra con i suoi raggi, non fa che splendere ché le nuvole nel cielo, se passano, lo fanno correndo sospinte dal vento. Non ho mai avuto i capelli tanto scompigliati sempre come su quest’isola. No, neppure in Australia dove il vento del deserto soffia imperterrito sullo spinifex. Il vento di Lanzarote è una presenza così costante che, quando cessa (le poche volte in cui cessa), ti sembra che manchi qualcosa. Come se qualcuno avesse spento un ventilatore di punto in bianco e il sole all’improvviso diventasse rovente.
Certi contrasti, tra terra, cielo e mare, non li saprebbe raccontare il miglior poeta.
La terra nera, ruvida, è declinata in rocce porose come grandi spugne mummificate, in sottile pietrisco scivoloso, in grossolana ghiaia appuntita, in sabbia sottile come un capello. C’è il nero intenso della terra bruciata, ma ci sono anche “cinquanta sfumature di grigio” e il rosso della terra ferrosa che emerge qua e là. Sulla terra si aprono crateri le cui voragini ricoperte di ghiaia sono in diretta comunicazione con il cuore pulsante del Pianeta. Le vestigia dei fiumi di lava che hanno modellato l’isola di Lanzarote si vedono ancora chiaramente lungo le pendici del parco Timanfaya. Qui è tutto spento, bruciato, brullo, ma si sente il respiro caldo della Terra che sa incendiare un ramoscello o vaporizzare un secchio d’acqua. Come se, sotto le scaglie di terra riarsa, si nascondesse il Calcifer che tiene in vita questo castello errante che è il nostro Pianeta.
E quanto mare! Mare che avvolge ogni lembo di terra, lo copre e lo scopre accarezzando con vaga monotonia ogni scoglio. Il ricciolo ribelle della risacca danza a furia di capriole, senza mai stancarsi. Chi ha detto per la prima volta che il mare è cangiante, probabilmente è nato qui ed ha trascorso la sua vita aprendo gli occhi e scovando una nuova sfumatura di blu, di azzurro o di verde tra le onde. Ci siamo stati quattro giorni ed abbiamo collezionato una palette di colori da far invidia a qualunque pitturino.
Finiamo col cielo. È strano, spesso di un colore vagamente lattiginoso, disperazione di ogni fotografo/videomaker. Le nuvole non ci sono praticamente mai, ve lo abbiamo detto, scacciate dal vento un attimo prima di arrivare: non ci sono rilievi che possano trattenerle e scivolano via fino a colare giù in una scenografica cascata bianca, a La Palma.
Tenace come quei mucchietti di arbusti succulenti aggrappati alle rocce e costantemente sbattuti dal vento, il verde spunta, intenso e fiero, qua e là, fingendo che il brullo sia un po’ meno brullo. Le piante che crescono a Lanzarote sono succulente: polpose e autosufficienti, se ne infischiano della poca pioggia che scende dal cielo. Ci sono piante di euphorbia e fichi d’india che punteggiano la terra arida, e poi viti, viti a volontà. I vitigni di Lanzarote sono un po’ speciali, ve lo abbiamo già raccontato. Ma sono speciali anche i licheni crostosi rossi e gialli che ricoprono con i colori dell’autunno ciò che quasi tre secoli fa fu completamente sommerso e rimaneggiato dalla lava.
Cinque motivi per andare a Lanzarote
1. La visione di César Manrique
Manrique fu quel che si potrebbe definire un “uomo dal multiforme ingegno”: fu un artista, fu un ecologista, fu un visionario. Capì come sfruttare il grande potenziale turistico di Lanzarote preservandone la bellezza, senza stravolgerla, mantenendone l’unicità.
2. La natura
Ma che natura ci sarà mai se la lava si è inghiottita tutto? Beh, a Lanzarote si percepiscono la forza prorompente della terra, il respiro continuo del mare, la protervia di ogni cactus. A Lanzarote la natura insegna cosa sia la resilienza.

3. I paesaggi
Piccole costruzioni bianche costellano Lanzarote: sono solitarie, semplici, rustiche, eleganti. In una parola: sono perfette. Per non parlare dei panorami che si possono ammirare dai mirador.
4. Il vino
Si produce per lo più Malvasia, a Lanzarote, anzi Malvasia volcanica. E vale la pena di assaggiarla.



5. Il surf
Non eravamo mai saliti su una tavola da surf prima e qui a Lanzarote abbiamo trovato una buona scusa per farlo. Le scuole di surf sono moltissime, la spiaggia di Famara ideale per chi deve imparare e quanto ad onde c’è l’imbarazzo della scelta. Abbiamo cavalcato la nostra prima onda. Spoiler: è massacrante, ma quanto ci siamo divertiti!

L’articolo ti è piaciuto? Pinnalo!

A Lanzarote ho lasciato il cuore, e spero di tornare quanto prima. Affascinata, come te, dalla forza prorompente della natura e dalla resilienza umana, che senza offenderla è riuscita a creare la sua nicchia.
César Manrique in questo ha insegnato tanto, e infatti Lanzarote, rispetto alle altre Canarie, è rimasta molto più selvaggia.
D’accordo siamo con te!
Ero stata a Gran Canaria diversi anni fa, credo fosse il ’97, con delle amiche milanesi ma avevamo poi approfittato di un’escursione organizzata da un’agenzia locale per visitare Lanzarote. Ci credi se ti dico che non avrei voluto rientrare a Gran Canaria? Quell’isola mi aveva stregata come adesso lo ha fatto il tuo bell’articolo perché mi ha fatto ritornare alla mente tanti panorami e contrasti di luci e colori che avevo visto in quell’isola vulcanica. Il Parco Nazionale Timanfaya mi aveva lasciata di stucco e solo quando ho poi visitato l’Etna ho provato le stesse sensazioni. Hai proprio ragione tu: di quest’isola ci si innamora a prima vista!
Siamo contenti di aver risvegliato in te questi bei ricordi!
Credo che anche io mi innamorerei subito di quest’isola😍 È da tanto che vorrei andarci ma poi sempre per un motivo o un altro ancora non ci sono riuscita. Unica cosa che non mi attira tanto è il surf, sinceramente! Magari provandolo potrei cambiare idea!
A noi è piaciuto moltissimo il surf, anche se è stata la prima esperienza della nostra vita! Certo, deve piacerti l’acqua 😉
Sono stata a Fuerteventura ma mai a Lanzarote e ce l’ho in lista davvero da un po’! Bella, brulla, quasi magica, non solo mare ma anche natura prorompente, brulla e selvaggia, come piace a me e come non ti aspetti per un’isola così turistica.
Favolosa!
Fuerteventura ci manca, ma ci piacerebbe poco alla volta vedere tutte le isole Canarie, sembrano una così diversa dall’altra!
Non ci sono mai stata ma è una meta che mi ispira molto: ho visto parecchie foto dei paesaggi di Lanzarote e trovo che abbiano un fascino talmente particolare da sembrare irreali, a tratti.
La malvasia è sicuramente un ottimo motivo!
Secondo noi è un luogo che potresti amare
A Lanzarote siamo stati di passaggio verso la nostra amata Fuerteventura, fermandoci 2 giorni per prendere il volo di ritorno. Abbiamo vistato le cose principali, il vulcano, la cueva, le opere di Manrique, e ci è piaciuta molto. Stupenda, come è stupenda l’energia di queste due isole.
Non siamo stati a Fuerteventura ma su Lanzarote possiamo dirti che abbiamo percepito anche noi un’energia speciale
Wow, deve essere davvero bellissima, viene quasi voglia di fare le valigie e partire!
Una destinazione che ci sentiamo di consigliare!!
Sono stata molto anni fa, oramai, a Lanzarote e Fuerteventura, e me ne sono innamorata! Ho adorato la sua magica atmosfera, i suoi paesini, girare sulla “rotta dei vulcani” e poi … Quelle spiagge bianche che si schiudevano fra il nero delle rocce laviche!
Che dire … Un’isola da amare e questo tuo articolo me ne dà ancora più conferma!
A presto
Mimì
Siamo felici di aver risvegliato questi tuoi bei ricordi!
Ho letto con attenzione perché adoro le Canarie ma effettivamente lanzarote mi manca . Ora ho proprio Voglia di andarci
Siamo contenti di averti invogliato a scoprire quest’isola!
Che descrizione meravigliosa avete fatto di Lanzarote!Chiudendo gli occhi mi pareva quasi di essere lì con voi a combattere contro il vento e a meravigliarmi davanti alla natura brulla ma ricca di quest’incredibile isola! E la citazione di Calcifer e del castello errante di Howl?Pura poesia!
Martina grazie di cuore!
Avete alimentato la mia voglia di Lanzarote con questo post! È il lista da un pò, papabile meta delle mie vacanze per cui dovrò attendere ancora qualche mese 😉
Noi avevamo programmato il viaggio per il 2020 ma abbiamo dovuto rimandarlo. È valsa l’attesa comunque!
Sai che anche io mi sono innamorata di Lanzarote a prima vista e non vedo l’ora di tornarci. Tra l’altro è stato uno degli ultimi viaggi che ho fatto prima dello scoppio della pandemia.
Anche io, come voi, ho apprezzato il suo carattere selvaggio – a Lanzarote la natura è la protagonista – e per le opere di Manrique, un artista che non conoscevo prima di visitare l’isola.
Delle Canarie avete visto altre isole? Io sono stata anche a Tenerife e a Gran Canarie, ma Lanzarote rimane la mia preferita.
Siamo stati a La Palma, ci è piaciuta moltissimo anche quest’isola: ha un carattere completamente diverso da Lanzarote. Ha tanto verde, tanta acqua ed è molto poco turistica. Ne parleremo presto sul blog ?