Probabilmente la prima domanda che è apparsa nel vostro cervello è: vino alle Canarie? Ebbene sì: vino alle Canarie e, più precisamente, vino a Lanzarote. Ammettiamo che prima di organizzare il nostro viaggio a Lanzarote eravamo del tutto ignari che su quest’isola così aspra potesse crescere un uva così straordinaria: eppure è così ed è stato bello scoprire questo lato enologico di Lanzarote in compagnia di Wine Tours Lanzarote.
Il segreto dei vigneti di Lanzarote
La Geria, così si chiama la regione vitivinicola di Lanzarote, si trova nel centro-sud dell’isola: è un paesaggio unico, dove il verde coraggioso delle viti si staglia sulla terra nera. Ogni vite è amorevolmente circondata da un muretto semicircolare in pietra vulcanica: questo piccolo recinto protegge la pianta e l’uva dal vento inclemente che soffia quasi costantemente sull’isola. Allo stesso tempo, però, le pietre sono solo appoggiate le une alle altre, in questo modo all’interno del muretto restano dei vuoti attraverso cui il vento può comunque passare: questo sistema di aerazione è fondamentale perché altrimenti il sole brucerebbe la vite in men che non si dica, infuocato com’è.

La vite, così protetta, cresce grazie ad un’altra peculiarità di Lanzarote: la cenere vulcanica. Il fusto della vite attraversa uno strato più o meno spesso di cenere vulcanica per permettere alle radici di raggiungere il suolo: lo strato di ghiaia vulcanica contribuisce a trattenere l’umidità nella terra, impedendo alla poca acqua piovana di evaporare. Pensate che a Lanzarote ci sono appena 5 giorni di pioggia all’anno (cadono in media 120 mm di pioggia all’anno) e, ciononostante, qui le viti non vengono irrigate. Nelle zone più a sud dell’isola, lo strato di cenere vulcanica è molto spesso: le viti qui vengono piantate all’interno di profonde buche, proprio per permettere alle radici di raggiungere il terreno fertile al di sotto dello strato vulcanico.
L’attività vitivinicola di Lanzarote è nata in epoca relativamente recente. All’inizio del XVIII secolo un’intensa attività vulcanica interessò l’isola che cambiò radicalmente il suo aspetto: le colate laviche ricoprirono il terreno fertile di cenere vulcanica (oltre a creare l’attuale Parco Timanfaya), sicché non fu più possibile coltivare cereali. Gli agricoltori provarono quindi a piantare la vite escogitando lo stratagemma dei muretti e dei buchi nel suolo per proteggere i pampini dagli agenti atmosferici.



I vini di Lanzarote
Ma veniamo al dunque: quali vini si possono assaggiare a Lanzarote? Il vitigno più coltivato è la cosiddetta Malvasia Volcanica, a bacca bianca, riconosciuta come varietà a sé dall’Organizzazione internazionale della vigna e del vino. La Malvasia è un vitigno che ha origine nel Mediterraneo ed è molto diffuso anche in Italia; qui a Lanzarote, però, proprio grazie alla peculiarità del terreno e delle condizioni in cui l’uva cresce, i profumi ed i sapori della Malvasia sono particolarmente minerali, di grande intensità e carattere. La Malvasia Volcanica la fa da padrona a Lanzarote, contando circa il 70% dell’intera produzione vitivinicola dell’isola: a seconda del processo di vinificazione a cui è sottoposta l’uva, se ne ricavano bianchi secchi, semisecchi e dolci.
Il secondo vitigno per importanza è il Listán Negro, di origine spagnola e coltivato su tutte le isole Canarie. Si tratta di un’uva a bacca nera, se ne ottiene un vino pronto da bere e poco adatto all’invecchiamento, con un basso contenuto di tannino ma un sapore intenso, salino, talora quasi affumicato.
Gli altri vitigni coltivati sull’isola sono tutti e tre a bacca bianca: il Diego, dal sapore più acido e pulito rispetto alla Malvasia, e il Listán Blanco, ormai poco coltivato, vengono spesso utilizzati miscelati alla Malvasia; il Moscatel, infine, viene vinificato in purezza per produrre un vino dolce, per lo più simile ad un passito, dalle note ramate e dal sapore intenso di frutta matura.
Dal 1993 a Lanzarote è stata istituita una sorta di denominazione di origine controllata chiamata “Vinos de Lanzarote”: il disciplinare è rigoroso ed ha l’obiettivo di preservare i metodi di coltivazione tradizionali esaltando la qualità dei prodotti vinicoli lanzarotiani.
Le bodegas (cantine) di Lanzarote
L’incontro con i vini lanzarotiani è iniziato dalla Bodega El Grifo: si tratta della cantina più antica dell’isola ed anche della più grande e famosa. Passata attraverso tre famiglie, la cantina è da cinque generazioni proprietà della famiglia García Durán, che continua a curare le viti con la stessa passione dopo decenni. All’interno dei loro vigneti abbiamo incontrato una vite di ben 120 anni, ancora verde e florida, con un tronco spesso e ritorto affondato nella ghiaia vulcanica. Da El Grifo abbiamo assaggiato un Malvasia Volcanica 100% secco e un rosato, entrambi ottimi.

La seconda tappa del nostro tour enologico è stata presso le Bodegas Rubicón, dove abbiamo visitato le cantine piene di botti e l’antica sala dove le uve venivano pressate. I legni utilizzati per la costruzione degli edifici e degli attrezzi per la vinificazione anticamente venivano spesso ricavati da relitti trasportati a riva dalle correnti, tanta era la penuria di legname di qualità sulla brulla isola di Lanzarote. Qui abbiamo assaggiato un bianco chiamato Amalia e un secondo vino a scelta: per me un Moscatel e per Leo un Rosado. Pollice in su anche per questi due assaggi.

L’ultima tappa è una vera e propria chicca: si tratta di una piccola azienda vinicola, chiamata Vega Volcán, gestita da una coppia appassionata che, oltre alle viti, alleva anche capre, api, orto… Abbiamo assaggiato un vino bianco ed un vino tinto, deliziosi, accompagnandoli con pomodorini e il oro ottimo formaggio di capra, fermandoci a chiacchierare e a fare amicizia con il cane ed il gatto di casa.

Ringraziamo Wine Tours Lanzarote per averci ospitato in questo tour ed averci accompagnato alla scoperta degli straordinari vini di Lanzarote. E se siete curiosi di assaggiarli, potete sempre acquistarli nel loro shop online su Wine Shop Lanzarote.
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Sono stata a Lanzarote molto tempo fa, quando forse non apprezzavo ancora la possibilità e la bellezza di un wine tour, dedicandomi soprattutto alle bellezze naturali. Ho visitato una bodegas, ma senza approfondirne i miracoli di una coltura così improbabile in un’isola così brulla. Ma mi ispira molto per un possibile ritorno.
Il bello della vita è che si evolve e in momenti differenti si possono apprezzare aspetti diversi di uno stesso luogo: in questo modo, anche tornandoci più volte, lo stesso posto può continuare a stupire.
sarà stata un’esperienza davvero bella, amo scoprire i vari tipi di vini in zone che non conosco…
soprattutto è stata una sorpresa perché non ci aspettavamo di trovare vini così buoni!
Confesso di non essere mai stata a Lanzarote ma ora c’è una ragione in più per farlo, considerato questo aspetto “di vino ” da te descritto.
ben detto! 😂
Mio marito conosce bene l’isola ma non sa di questa particolarità e visto che apprezza anche il vino sarebbe per lui un incontro molto felice. Gli farò leggere questo post! Chissà che il prossimo viaggio sarà qui 😁
I vini di Lanzarote potrebbero essere sorprendenti per tuo marito come lo sono stati per noi! Facci sapere, se avrete occasione di andare a Lanzarote e assaggiarli!
Mi sono innamorata a prima vista di Lanzarote e trovo così particolare il modo in cui si prendono cura delle viti, proteggendole dal vento dell’isola.
Il paesaggio della Geria è incredibile!
Hai ragione: c’è tenacia, passione, cura nel modo in cui queste viti vengono allevate, ed è bellissimo
Sono stata alle Canarie ma non sapevo che nella zona ci fosse un vino così buono. Quando ci tornerò vorrei fare anch’io questa degustazione.
Il vino è (inaspettatamente) buonissimo e ti consigliamo caldamente anche i ragazzi di winetourslanzarote: ci siamo trovati davvero bene con loro!