Ieri e oggi, 13 e 14 ottobre, sono le giornate FAI d’autunno: giornate speciali perché alcuni dei luoghi patrimonio del FAI sono aperti in via eccezionale. Noi abbiamo dedicato la giornata di oggi alla riscoperta di un luogo vicino: il castello della Manta.
Per le giornate FAI d’autunno, gli studenti del vicino Liceo Bodoni di Saluzzo sono gli “apprendisti ciceroni” che accompagnano i visitatori nella scoperta delle stanze del castello. Una bella iniziativa per avvicinare i giovani alla cultura. In queste due giornate, inoltre, per gli iscritti FAI (come noi) c’è la possibilità di visitare il Giardino dei Conti, solitamente chiuso al pubblico. Infine, in collaborazione con Eplì, è stata organizzata la visita ad un frutteto.

Manta è un piccolo paesino di meno di 4000 abitanti che si trova in Piemonte, vicino alla forse più conosciuta Saluzzo. Pur essendo così piccola, la cittadina conserva un castello del XV secolo che, grazie ai restauri attuati ed alla cura dal FAI, è in ottime condizioni. Raggiungendo in auto Manta, il colle con il castello domina la pianura circostante. Lasciate l’auto nella piazza del municipio, dove un viottolo in salita vi porterà alle porte del castello.
Il castello ci accoglie con una grande cucina, per poi proseguire con una scala al piano superiore, dove un dedalo di stanze conduce alla Sala Baronale. Questa stanza lunga è affrescata su ogni parete con pitture tardo-gotiche a tema cavalleresco: sulla parete sud campeggia una rappresentazione della Fonte dell’Eterna Giovinezza, sulla parete opposta sfilano i Nove Eroi e le Nove Eroine, sulla cappa del camino è dipinto un’enorme affresco con lo stemma del casato e infine, nella nicchia sulla parete est, vi è una raffigurazione della crocifissione di Cristo. I colori sono vivi ed espressivi, il soffitto a cassettoni incornicia le immagini affrescate come una vera cornice. Molto bella, anche se meno appariscente, la Stanza degli Alberi, sulle cui pareti bianche sono raffigurate delle piante, semplici ed evocative insieme. Il percorso all’interno delle stanze del castello si conclude con una piccola degustazione di prodotti del territorio (miele di tarassaco con frutta disidratata, crostini con salsa verde, succo di mela e kiwi e mela e mirtillo).
Al termine della visita all’interno, Silvia ci conduce nel Giardino dei Conti, un piccolo ritaglio erboso che corre attorno al castello dove i Conti coltivavano (e coltivano tutt’ora) limoni, oleandri e rose. Un posto di quiete dove sedere e leggere un buon libro o farsi scaldare i piedi da un cane bevendo una cioccolata.
La giornata prosegue con la gita in un frutteto: FAI collabora con Eplì, una mela piemontese al 100% il cui “brand” è stato creato da alcuni produttori della zona di Lagnasco (e aree limitrofe). Mentre raggiungiamo il frutteto, Franco ci spiega cos’è e come è nata la mela Eplì: si tratta di una varietà di mela antica, resistente alla ticchiolatura, che richiede molti meno trattamenti rispetto a varietà di mele meno antiche (e, tra l’altro, molti produttori hanno scelto una lavorazione interamente bio). Insomma: una mela che rispetta l’ambiente e la salute di chi la lavora e di chi la mangia. Arrivati al frutteto, ci viene consegnato un sacchetto con cui ognuno di noi potrà raccogliere personalmente due mele Eplì con cui fare merenda.
Concludiamo la giornata con una breve visita alla Chiesa del Castello, anch’essa ricca di affreschi.
Un paio di precisazioni
- Il castello della Manta è un bene FAI aperto sempre
- Questo articolo è stato scritto in completa autonomia, senza collaborazione né con FAI né con Eplì. Se ve li consigliamo entrambi è perché ci hanno convinto e perché crediamo molto nell’opera che il FAI svolge per preservare il patrimonio artistico, culturale ed ambientale dell’Italia
Ecco il video che abbiamo girato, sul nostro canale Youtube – Enjoy!
Sono stata al castello della Manta lo scorso autunno e mi è piaciuto molto. Soltanto l’affresco merita il prezzo dell’ingresso! Il FAI ha saputo valorizzare e riportare alla luce beni storici e naturali che rischiavano di essere perduti, fanno un meraviglioso lavoro.
Siamo assolutamente d’accordo: viva il FAI!
Che bello il Piemonte! Le giornate del FAI anche per me sono un appuntamento irrinunciabile, si possono scoprire tanti tesori italiani 🙂
Hai ragione: in Italia abbiamo un grande patrimonio artistico che spesso è poco conosciuto. Il FAI aiuta a dare visibilità a questi luoghi.
Bellissimo questo castello, e sembra davvero ben conservato e ben recuperato. Il FAI è sempre indispensabile per la salvaguardia del nostro patrimonio. E poi la chicca della mela..che meraviglia!
Il FAI fa davvero un lavoro irrinunciabile di salvaguardia del patrimonio italiano
Adoro le mete poco battute, mi piace il tuo modo di descrivere semplice e chiaro. Non avevo mai sentito parlare del castello della Manta, me l’hai fatto amare! Spero di rileggerti presto
Grazie Francesca, speriamo di ritrovarti presto tra le nostre pagine
Ho sentito parlare di questa tenuta, ma non ho mai avuto modo di visitarla (anche se sono di origine piemontese?). Bella la storia delle mele. Buona idea abbinare il castello alle tradizioni agricole del posto.
Alessandra il FAI sta facendo un’ottimo lavoro con questo castello e merita davvero una visita.
Adoro i castelli, soprattutto quelli di cui si parla troppo poco. Felice che questo sia sempre aperto e visitabile. In Italia, spesso, la difficoltà è proprio questa: capire quando si può visitare un dato luogo.
Hai ragione: dobbiamo dire che in questo il FAI, con le varie giornate a’pertura svolge un’azione di grandissima promozione del territorio, anche e soprattutto a livello locale.
Hai detto bene, proprio una chicca, grazie al FAI che lo mantiene vivo.
Ciao Virginia, che bello questo articolo sul una delle tante bellezze del FAI e sul loro grande operato! Il castello poi è una chicca, una di quelle gite piacciono a me!