La città di Chartres, in Francia, è nota per la splendida cattedrale di Notre-Dame de Chartres; poco più in là della cattedrale, Chartres nasconde un centro storico delizioso da scoprire, con scorci da cartolina, giardini ordinati e piccoli ponti sui canali. Continuate a leggere per scoprire cosa vedere a Chartres.
Cattedrale di Notre-Dame de Chartres
La Cattedrale è ciò che, a buon diritto, ha reso famosa Chartres. Iscritta al patrimonio UNESCO, questa cattedrale è una delle chiese gotiche più integra e meglio preservata. Fu costruita nel tempo record di 25 anni a cavallo del XII e XIII secolo sulle ceneri di una precedente cattedrale, di cui resta solamente la cripta. La “nuova” cattedrale è immensa, imponente, elegante. Si slancia verso il cielo con la sua navata alta 37 m e illuminata da finestre di vetro colorato e decorato. La cripta interna o cripta di Saint-Lubin risale al IX secolo e scampò all’incendio che distrusse la vecchia cattedrale; si trova attualmente al di sotto del coro. Una seconda cripta più recente circonda la precedente.

All’interno della Cattedrale di Notre-Dame de Chartres si trova un’importante reliquia, il Velo di Maria (ovvero la camicia che pare indossasse al momento dell’Annunciazione), che ne ha fatto la meta di molti pellegrini, compresi coloro che percorrono il cammino di Santiago giungendo da nord lungo la Via di Parigi.
La cattedrale di Chartres è anche famosa per il labirinto al suo interno: costruito sul pavimento della navata, racchiude un percorso di oltre 250 m. Lo si può percorrere esclusivamente di venerdì, a partire dalla Quaresima (a seconda degli anni, può cadere tra il 20 febbraio e il 20 marzo) fino al giorno di Ognissanti (1 novembre). Il labirinto rappresenterebbe il cammino simbolico dell’uomo verso Dio, pertanto va percorso in silenzio e raccoglimento, rispettando le altre persone che desiderano compiere questo percorso.
Chartres en lumière
A Chartres bisogna fermarsi a dormire. Il motivo è molto semplice: di sera si anima di uno spettacolo di luci e suoni chiamato Chartres en lumière. Molte città ormai propongono spettacoli di questo tipo, nel periodo natalizio o anche per tutto l’anno. Chartres è il luogo dove (finora) abbiamo visto lo spettacolo di luci più bello di sempre. Si svolge dal 2003 nel periodo che va da aprile ad ottobre e coinvolge in totale 24 siti.
La cattedrale viene illuminata con giochi di luci che rendono le sculture vive, le luci ricamano i particolari della facciata facendola risaltare. Ma lo spettacolo non si limita alla cattedrale; coinvolge l’intera città ed è a dir poco impressionante! A noi è piaciuto moltissimo passeggiare lungo le strade ed i canali, scoprire i ponti illuminati di fiori e i lavatoi sul fiume ricoperti di rampicanti luminosi. Non avevamo una mappa (sappiate che si può scaricare un’app che consiglia percorsi tematici e segnala i punti coinvolti dallo spettacolo) e così ci siamo divertiti a vagabondare per la città alla ricerca di ogni palcoscenico. È stata una notte magica.




Passeggiata lungo il fiume Eure
Le case tipiche a graticcio, i lavatoi sul fiume, i ponti in pietra sono solo alcuni dei motivi per cui passeggiare sulle sponde del fiume Eure è così piacevole. L’atmosfera sembra sospesa e tranquilla, lungo i sentieri e le strade si incontrano anatre e altri uccelli acquatici affatto disturbati dalle persone. Lasciando vagare lo sguardo, ci siamo fatti guidare esclusivamente dall’istinto: abbiamo risalito scalinate e stradine acciottolate, abbiamo sbirciato balconi fioriti e stretti pontili, godendo della pace di una città che sembrava addormentata in quell’inoltrato lunedì mattina di Pasquetta.








Il Museo delle Vetrate
Questo museo ospita una mostra permanente di 70 vetrate rinascimentali (è la più grossa collezione di Francia); inoltre vengono ospitate mostre temporanee di vetrate moderne. Noi non abbiamo avuto il tempo di visitare questo museo, quindi non possiamo darvi la nostra opinione.
La Maison Picassiette
Questa casa è nata dalla bizzarra ed un po’ astrusa passione del suo proprietario, tal Raymond Isidore, di collezionare cocci di bicchieri e maioliche. In soli (!) 33 anni riuscì a ricoprire interamente la sua casa di pezzetti di vetro, creando immagini che spesso rappresentano prorpio la città di Chartres e creando, in definitiva, un luogo astruso che sembra saltato fuori da “Alice nel Paese delle Meraviglie” (ma che avrebbe potuto impressionare Antoni Gaudì probabilmente).
Fuori Chartres: Château de Maintenon
Un’altra cosa che purtroppo non abbiamo avuto il tempo di vedere… e ci dispiace, non solo perché il castello di Maintenon ha dato i natali ad uno dei figli di Luigi XIV ma anche (e soprattutto) per i giardini che devono essere davvero molto belli. All’interno dei giardini restano le vestigia del vecchio acquedotto costruito per rifornire di acqua le fontane del castello di Versailles, situato a circa 80 km di distanza. Per gli amanti del pettegolezzo, infine, in questa dimora potrete conoscere Françoise, ovvero Madame Maintenon, amante e successivamente sposa segreta del Re Sole.
Info Pratiche
Dove dormire a Chartres
Noi abbiamo alloggiato a Le Parvis, un delizioso hotel in centro a Chartres dove ogni camera ha uno stile ed un arredamento diversi. Abbiamo dormito nella chambre Pénélope, pulita e confortevole, con tanto di letto rotondo! L’edificio si affaccia proprio sulla piazza della Cattedrale, una posizione impagabile.
Dove mangiare a Chartres
Noi abbiamo cenato al Café Bleu, un locale dall’atmosfera moderna ed accogliente, che quella sera era super pieno di gente del posto (uno dei motivi per cui l’abbiamo scelto!). Propone piatti tipici della tradizione francese e qualche aggiunta un po’ più creativa. Buona anche la scelta dei vini.
Come arrivare a Chartres
Chartres si trova ad appena un’ora da Parigi. Noi ci siamo arrivati noleggiando un auto dall’aeroporto di Parigi Charles de Gaulle nell’ambito di un weekend lungo trascorso in Normandia. Per il 40 compleanno di Leo, gli ho regalato a sorpresa un viaggio per visitare un luogo che aveva sempre voluto vedere, Mont Saint-Michel. Siamo così partiti in aereo da Nizza per arrivare a Parigi e noleggiare un auto; l’itinerario ha toccato Rouen, Mont Saint-Michel e infine Chartres.
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Noi da camperisti amiamo particolarmente la Francia ma Chartres, seppur in elenco tra le località che vorrei visitare, ancora mi manca all’appello. Niente da dire, queste cattedrali sono letteralmente spettacolari e mi sono segnata anche lo Chateau de Mantenon che invece non conoscevo.
Chartres a noi è piaciuta molto per la sua atmosfera, se vi capita di passare da quelle parti merita uno stop
Nemmeno a farlo apposta, proprio pochi giorni fa stavo cercando consigli su qualche nuovo “posto del cuore” in Francia da visitare questo inverno. Che bello questo tuo articolo! Quasi sicuramente ora lo so: andrò a Chartes!
Che bello!
Chartes sembra davvero un bel paesino, non ne avevo mai sentito parlare ma sicuramente ha quell’aria bucolica della campagna francese. Poi la cattedrale illuminata sembra davvero magnifica. Mi piacerebbe poterla inserire in un prossimo itinerario, grazie per la dritta!
Felici di avertela fatta scoprire
Conosco abbastanza bene la Francia, ma l’anno prossimo ho deciso di girarla per un mese ad agosto e di visitarla tutta tutta tutta (o almeno così dirò). Chartres è già nella lista dei posti da (ri)visitare. Grazie di avermelo ricordato.
è un piacere ?
Wow! Il Château de Maintenon … mi ispira un sacco!! Adoriamo i castelli! Ci farò un pensierino nella nostra prossima gita in Francia.
La Francia è il posto adatto a voi se amate i castelli ?
Avevo sentito parlare di Chartres, ma durante il viaggio in Normandia ho dovuto eliminare qualcosa e non ci siamo passati. Bellissima l’idea della cattedrale illuminata dalle luci (lo fanno anche a Rouen!) ma mi ha impressionato di più la Maison Picassette, bellissima! Ma il nome, deriva da Picasso?
Chissà! A me piace pensare che Lucy, qualche commento più su, abbia ragione: “in francese “pique-assiette” (stessa pronuncia) è colui o colei che, invitato a casa di qualcuno, si sbafa tutto il cibo disponibile. Ma “piquer vuol dire anche prendere, scegliere”, quindi presumo ne abbiano fatto un gioco di parole”
Deliziosa! Eppure mi è sfuggita sempre in questi anni. Siamo spesso in the road in Bretagna e Normandia, ma davvero questo borgo splendido mo è sempre sfuggito. Metto in lista tra le prossime tappe, anche perché adoro le luminarie!
Se è così, una tappa a Chartres non può mancare!
Sono stata a Chartres un bel po’ di tempo fa ma la ricordo come e fosse ieri: la bellezza della sua cattedrale non può essere scordata.
Hai proprio ragione
Adoro il nome della Maison Picassiette: credo derivi dal fatto che in francese “pique-assiette” (stessa pronuncia) è colui o colei che, invitato a casa di qualcuno, si sbafa tutto il cibo disponibile. Ma “piquer vuol dire anche prendere, scegliere”, quindi presumo ne abbiano fatto un gioco di parole 🙂
Grazie per la lezione Lucy! ?
Che bellissimo giochi di luce che predispongono sulle facciate dei monumenti, saranno un vero spettacolo! Ottima proposta per la prossima meta ?
Sì, lo spettacolo Chartres en lumière è imperdibile!
Vedendo le fotografie sei lavatoi e delle case di pietra mi è venuto in mente che forse ci sono stata secoli fa insieme ai miei, proprio di strada per raggiungere Normandia e Bretagna. E ora che ci penso sarebbe quasi ora di organizzare un altro giro da quelle parti!
Tra l’altro la possibilità di partire da Nizza non la prendo mai in considerazione, e non sembra più scomoda di Bergamo per chi abita dalle nostre parti. E sicuramente ci sono più opzioni.
La scelta di partire da Nizza è nata un po’ per caso, devo dire che comunque ci siamo trovati bene; unico neo è che, essendo andati in periodo pasquale, al ritorno abbiamo trovato coda…
Bellissima meta! Ero stata a Chartres tantissimi anni fa, in gita scolastica figurati! e la sola cosa che ricordo sono le vetrate della Cattedrale. Grazie al tuo post ho scoperto delle meraviglie, tipo il labirinto e i giochi di luce che non posso proprio perdermi. Grazie del suggerimento!
è un piacere Antonella, averti fatto scoprire qualcosa di nuovo e anche aver risvegliato dei ricordi
Una meta che con conoscevo.
Grazie.
Siamo felici di averti fatto scoprire un posto nuovo!