Con il racconto del nostro viaggio in Cina inauguriamo la sezione “Amarcord” del nostro blog: viaggi fatti prima di diventare blogger, raccontati per emozioni e aneddoti. I viaggi che ci hanno insegnato a viaggiare Gudu.
Pechino
Poche cose sono piacevoli quanto il rimanere sorpresi. Noi di Pechino (o Beijing che dir si voglia) avevamo in mente le immagini ingrigite di smog della desolata piazza Tienanmen e, prima di metterci piede, la vivevamo come una tappa obbligata ma poco promettente del nostro viaggio in Cina. Eppure in breve ci ha incantati!
Innanzitutto, facciamo la felice scelta di alloggiare in un piccolo boutique hotel all’interno della zona degli hutong, un intrico di vicoli risalenti all’epoca imperiale, dove risiedeva la corte dell’Imperatore. Orientarsi in questo dedalo di vicoletti può essere complicato, ma appena riavuti dal fuso e dall’immobilità dell’aereo, ci addentriamo – borsoni in spalla – in queste stradine vive e vivaci, in continuo e perenne mutamento, fino a raggiungere il portone rosso e blu del nostro hotel. Mollati i bagagli e rinvigoriti da una piacevole doccia, usciamo in esplorazione che è ormai ora di cena: nei vicoli stracolmi di persone e negozietti compaiono qua e là bancarelle di cibo da strada spesso incomprensibile, l’insegna di un’improbabile “enoteca”, botteghe di tè e ombrellini, una Cina colorata, piena di gioia. Si respira libertà, per così dire – eppure siamo nello stesso Paese in cui è vietato l’accesso a Google.
I giorni a Pechino li trascorriamo camminando in lungo e in largo, visitando la Città Proibita (meravigliosa, non fosse per la folla di persone – anche questo un elemento di tipicità della Cina), il meraviglioso Tempio del Cielo e l’altrettanto piacevole Palazzo d’Estate, l’incredibilmente desolante e brutta piazza Tienanmen, le torri del Tamburo e della Campana (in un angoletto della piazza c’è un localino grazioso e retrò dove fermarsi per un drink), il tempio Lama, il tempio di Confucio e il parco Beihai da cui gettare uno sguardo volante alla Città Proibita (smog permettendo). Ma soprattutto gironzoliamo nei parchi, osserviamo anziani che fanno ginnastica con i ventagli, cantano in coro sotto i porticati o giocano a domino. Respiriamo la serenità di questo centro anziani open air, chiedendoci se saremo così fortunati e lieti anche noi quando saremo canuti e curvi, invidiando la saggezza dei popoli d’Oriente che ancora sanno dare un ruolo alla vecchiaia.






La Grande Muraglia
Facendo base a Pechino non si può non programmare una gita sulla Grande Muraglia. Varrebbe la pena andare in Cina anche solo per quello. Noi lo facciamo a modo nostro, percorrendo il tratto tra Jiankou e Mutianyu, un tratto di muraglia decisamente “wild” (cit. Miles Meng, il nostro autista). Partiamo di prima mattina, dopo due ore di macchina (lungo una strada dove un cartello blu ci avverte “This section of the Great Wall is not open to the public”) e un’oretta di camminata la raggiungiamo: immersa nella vegetazione, questa parte di muro sconosciuto alla maggior parte dei turisti balza fuori all’improvviso dal verde. Con una scaletta di legno un po’ marcia, dopo la giusta mancia al cinese che la “sorveglia”, ci siamo: siamo sopra la Grande Muraglia. Non è tanto impressionante la sua altezza o la sua solidità, quanto il fatto che si snoda instancabile e infinita sui pendii e sulle montagne intorno a perdita d’occhio. Miles ci lascia lì, abbacinati dalla grandiosità dell’opera di quei giallini che oltre duemila fa, terrorizzati da chissà quale orribile minaccia ai confini, ammucchiarono più di ottomila chilometri di massi e pietre. No, non si vedrà dallo spazio, ma in fondo noi siamo qui sulla Terra, e tanto basta per rimanere stupefatti.
Per ore camminiamo, scalando torrette semidistrutte, scivolando su mattoni e pietre franate, zigzagando tra la vegetazione che sta inghiottendo questo tratto di Meraviglia del Mondo. Mangiamo banane per pranzo. Incontriamo un francese che corre, in infradito, su e giù, incredibilmente senza scivolare. Alla fine, dopo ore di caldo e sole (e palmi sbucciati), raggiungiamo la parte restaurata della Muraglia: turisti da ogni parte, rovinano l’atmosfera primigenia che avevamo gustato fino a poco prima. Certo, in questo tratto restaurato è più semplice immaginare come dovesse essere centinaia e centinaia di anni fa, eppure acceleriamo il passo per sfuggire alla folla. Arriviamo a destinazione, scendiamo dalla Muraglia divertendoci come bambini su una sorta di “toboga”. Inopinatamente, Miles è davvero lì ad aspettarci. Rientriamo al nostro alloggio negli hutong, bruciati dal sole, provati dalla fatica, ma con la consapevolezza di aver goduto di un tratto di Muraglia puro e intatto, solo nostro.












Ecco il vlog Amarcord del nostro viaggio a Pechino direttamente dal canale YouTube – Enjoy!
:::::::Info pratiche:::::::
Hotel: DuGe Boutique Hotel, splendido
Contatti Utili: Miles Meng Car Service (+++ parla inglese)
Attività:
Bere finta birra belga al Jiagjinjiu: fatto. Voto 6/10.
Comprare e suonare un’ocarina in un negoziato negli Hutong. Fatto. Voto 8/10.
Dare gomitate in faccia a vecchiette aggressive nella città proibita. Fatto. Voto 10/10.
Trovare e gustare dell’inaspettato Pocari nel Palazzo d’estate. Fatto. Voto 8/10.
Sganciare la tangente al contadino autonominatosi guardiano dell’ingresso segreto alla muraglia. Fatto. Voto 7/10.
Ti è piaciuto l’articolo? Pinnalo!




Vedere la Grande Muraglia per me è stata una emozione unica, quando mi sono trovata lì stentavo a crederci. Dopo averla vista in foto e nei documentari, non mi sembrava vero vederla con i miei occhi.
Ti capiamo, Teresa, anche per noi è stata un’emozione simile. In più, ritrovarci soli in un tratto di muraglia dove non c’era assolutamente nessun altro è stato indimenticabile.
La cina ti entra nel cuore… la grande muraglia è stata l’ultima bellezza vista con nostra figlia prima della pandemia… un vero ricordo da custodire gelosamente
L’ultimo viaggio pre-pandemia ha lasciato forse un’impronta ancora più duratura sul cuore… ma è innegabile che la Cina affascina molto!
La mia esperienza in Cina non è stata delle migliori, ma ero in tutt’altra parte rispetto a voi, ad Hong Kong. La Cina che avete descritto è quella che mi piacerebbe scoprire, la Cina storica e tradizionale.. dev’essere stata stupenda!
In alcune zone, quelle rurali el sud ad esempio, il tempo sembra essersi fermato a cinquant’anni fa: questa Cina a noi è piaciuta
Anche io sono stata in Cina e sulla Muraglia prima del blog e come dici tu, da sola vale l’intero viaggio. E percorrerla in tratti più wild (noi partimmo da Jinshanling) quasi senza turisti è un’emozione unica che ti fa davvero assaporare la sua immensità.
grazie per aver condiviso la tua esperienza con noi
Ho letto il post affascinata dalla Cina e dal fatto che in questo periodo lì ci siano 2 miei cari amici. Che bella la parte selvaggia della muraglia!
La parte selvaggia della muraglia, pericoli a parte, è il top!
Questo è uno dei viaggi che da molto vorrei fare. Uno dei problemi principali è sempre il fastidio/costo del visto cinese.
In effetti è uno sbattimento non da poco fare il visto per la Cina, non ti si può dare torto…
Davvero un bel viaggio ragazzi ! Deve essere stato molto emozionante! Un giorno mi piacerebbe andarci!
Grazie Cassandra! Stare sulla muraglia noi due soli è stata una grande emozione!
Avere basse aspettative riguardo ad un posto aiuta moltissimo! In questo modo vi siete goduti ancor di più Pechino. Peccato che io non ne sia in grado e mi entusiasmi sempre per nulla ?
Che emozione dev’essere camminare sulla Grande Muraglia, specialmente lontano dalla folla! Io non avrei avuto il coraggio di avventurarmi in un tratto proibito… ?
La Muraglia vissuta così, senza nessuno intorno, è una di quelle cose che valgono il viaggio.
Adoro il modo in cui raccontate dei viaggi e trovo anche molta affinità con quello che di solito cerchiamo anche noi… infatti con questa descrizione di Pechino e della muraglia mi hai incantata! Andremo presto!
Chloe che bello saperlo ❤️
Dev’essere veramente emozionante vedere la Grande Muraglia dal vivo e immaginare la sua funzione difensiva nei passato!!
Lo è, eccome. Soprattutto trovarsi soli, su questo muro enorme parzialmente diroccato che corre su e giù per le vette delle montagne senza mai fermarsi: è stupefacente
Che esperienza quella della “Muraglia Wild”! Avete fatto benissimo a fare così, io odio quando i luoghi sono super affollati, l’atmosfera si rovina completamente!
Quanto tempo fa ci siete stati? Mi chiedo se sia ancora possibile fare come avete fatto voi!
Siamo andati nel 2015. Credo che ci siano ancora molti tratti wild di Muraglia, non saprei dirti se queso lo è ancora ma sicuramente se ne trovano moltissimi godibili in piena solitudine
Devo dire che la Cina non mi ha mai ispirato molto. Forse perchè banalmente la associo a smog, poca pulizia, folle di gente. A leggere il tuo articolo sembra l’esatto contrario e forse (anzi sicuramente) dovrei iniziare a cambiare idea.
Sara, lo smog c’è (come si vede nelle fotografie il cielo azzurro non esiste a Pechino), ma ci sono tante cose da scoprire che potrebbero stupire te come hanno stupito noi.
Ho letto con piacere questo racconto, anche perchè la Cina continua a gironzolarmi in testa ma ,,, c’è sempre un ma che mi fa cambiare idea. Ma dopo aver letto delle gomitate alle vecchiette, mi avete quasi convinta
Ah ah ah con le vecchiette cinesi non si scherza!
Mi aveva già colpito molto il video e la lettura del post me lo ha confermato. Si sente ancora, nel leggervi, l’emozione che avete provato vedendo questa imponenza. Spero di poterla vedere presto anche io ?
Grazie Francesca, è bello sapere che riusciamo a comunicare le nostre emozioni
Peccato che il tempo di lettura sia solo …5 minuti! Non essendoci mai stata, avrei desiderato rimanere immersa nelle atmosfere cinesi della Grande Muraglia ancora per un po’!
Se ti piacciono le atmosfere cinesi, puoi sempre leggere anche l’articolo pubblicato due giorni fa sulla Cina rurale ?
Generalmente non mi piacciono mai i racconti così dettagliati di poche cose, mi annoio subito.. Invece sto giro no. Anzi.
???
wow che super complimento, grazie!
Per me la visita alla Grande Muraglia cinese è stata una delle attività più belle mai fatte. Ci sono stata diverse volte e ho visitato diversi tratti, tra cui il tratto tra Jiankou e Mutianyu, come voi. Un vero spettacolo… quando mi piacerebbe tornarci, a guardare le vostre foto mi avete fatto venire molta voglia!
Martina, lo ammettiamo, sei la prima che ci racconta di essere stata, come noi, in questo tratto selvaggio di Muraglia… è bello leggere che anche tu l’hai trovata un’esperienza indimenticabile
Immagino l’emozione di vedere e percorrere la Grande Muraglia! Il tuo racconto mi ha fatto venire voglia di prendere e prenotare subitissimo!
Che bello Valentina, speriamo che tu possa andarci presto e vivere le nostre stesse emozioni!
La Cina è uno dei primi Paesi dove andrei in Asia. Se non fosse per la civiltà millenaria, forse non potrei condividere tutto di questo Paese, ma certe cose vanno viste. E penso che la muraglia e Pechino siano due di queste!!
Quella cinese è una civiltà senza dubbio affascinante, anticamente parlando e devo dire non solo, perché le grandi differenze culturali la rendono curiosa anche negli aspetti più “moderni”
Scaletta di legno un po’ marcia? Mi fa paura solo a pensarci! La muraglia è sicuramente unica e un luogo da vedere!
Per sicurezza abbiamo fatto salire per prima la guida… ??
Ammetto che la Cina non è tra le destinazioni che vorrei assolutamente visitare, forse perché mi sono sempre immaginata Pechino avvolta dal grigiore dello smog, un po’ come pensavate voi prima di vederla dal vivo. La tua descrizione però mi ha fatta ricredere, chissà…La Muraglia invece deve essere spettacolare, penso che trovarsi a camminare su una parte di un’opera simile faccia provare una bellissima emozione!
Una delle cose più belle di Pechino è stato proprio il fatto che ci ha sorpresi. Chiariamo: il grigiore dello smog c’è (come le fotografie dimostrano), ma c’è così tanta vita che non si nota e le cose da vedere sono davvero belle
Il modo migliore per vedere la muraglia è come avete fatto voi, quando c’è una folla è impossibile godere della bellezza dei monumenti. Davvero avete dato le gomitate alle vecchiette? Sono così insistenti?
Ehm… sì, ma solo per legittima difesa!
Vi aspettavate poco e invece è stato anche stavolta un bellissimo viaggio. Le sensazioni che avete provato e descritto nel trovarvi in cima alla muraglia mi hanno colpito molto. “Non tanto la grandezza ma lo snodarsi su per le montagne”. Avete perfettamente reso l’idea delle vostre emozioni e mi avete fatto assaporare la muraglia che sogno di vedere prima o poi! Grazie ragazzi!
Simona, grazie a te! Non sai che piacere leggere che il nostro racconto è riuscito a trasmetterti le nostre emozioni!
Non so se te l’ho già scritto, ma amo particolarmente le sezioni finali dei tuoi post dove dai i voti, mi mettono il buonumore ?
Ciò detto che bello questo racconto!!! Invidia (buona)!! Sai che per alcune cose mi ricorda la Russia… Tipo le gomitate alle vecchiette e le tangenti da sganciare ?
Lucy ci fa piacere saperlo! Quella parte è made by Leo – e ne va molto fiero! La Russia ci manca, ma chissà, prima o poi…
La Cina è una meta che mi attira molto, ma allo stesso tempo un po’ mi spaventa… ma so che prima o poi la curiosità prenderà il sopravvento sui dubbi e riuscirò a visitare alche questo Paese.
Dani sappiamo che può spaventare (anche per la barriera linguistica) ma noi abbiamo organizzato il viaggio in completa autonomia e non abbiamo avuto difficoltà né ci siamo mai trovati in situazioni di pericolo. Insomma: si può fare!
Io sono stata a Pechino molto prima delle Olimpiadi e prima che la città cambiasse molto. Per me è stato il primo assaggio d’Asia mai avuto e la ricordo ancora con molta meraviglia nel cuore. Ho fatto trekking sulla Muraglia un giorno intero e ancora non credo di essere stata là.
La Muraglia lascia quella sensazione, ed è bellissimo.
Da qualche giorno sto pensando insistentemente alla Cina, ad aprire un ponte con la mia città dedicato al turismo proveniente da lì. Ma prima dovrei conoscere tutto e di più di questo affascinante popolo e visitare per prima la loro terra. Così mi sto documentando leggendo le esperienze dei blogger. Questo post mi è stato molto utile.
Ne siamo davvero felici e speriamo che anche il vlog, in cui raccontiamo alcuni aneddoti e abitudini cinesi, possa esserti utile